Io sono infatti un sognatore di parole, un sognatore di parole scritte. Io credo di leggere. Una parola mi blocca. Abbandono la pagina. Le sillabe della parola cominciano ad agitarsi. Accenti tonici cominciano a rovesciarsi. La parola abbandona il suo significato come un carico troppo pesante che impedisce di sognare. Le parole assumono allora altri significati come se avessero acquisito il diritto di essere giovani
domenica 21 giugno 2009
Lontano da me in me esisto fuori da chi io sono, l'ombra e il movimento in cui consisto.
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